Paola Cocola

Piccola Biblioteca Jesina

La lettura è terreno fertile per la crescita individuale e sociale. Un piccolo contributo alla conoscenza dei personaggi e dei fatti che hanno segnato o comunque caratterizzato le vicende passate della nostra città. Il libro per tutti: accesso gratuito alla Storia.

Mission

Benvenuti nella Piccola Biblioteca Jesina, uno spazio che nasce con l’obiettivo di offrire al lettore le pubblicazioni dell’omonima collana sia nella versione digitale, interamente gratuita, sia in quella cartacea, a pagamento, per gli ovvi costi di stampa. L’estensione della collana a questo spazio virtuale poggia sulla convinzione che la lettura - in qualunque forma avvenga e, in particolare, la lettura degli eventi e delle tradizioni che attraversano e caratterizzano in ogni tempo il territorio di una comunità - costituisca terreno fertile per la crescita individuale e sociale.

E che, in quanto tale, debba essere pertanto aiutata e sostenuta in ogni modo.

La collana della Piccola Biblioteca Jesina, ideata circa tre anni fa dall’insegnante e giornalista Paola Cocola e dallo storico e giornalista jesino Giuseppe Luconi, scomparso nel mese di marzo del 2014, è stata, in effetti, realizzata e condotta da entrambi con l’intento di offrire un contributo alla conoscenza dei personaggi e dei fatti che hanno segnato o comunque caratterizzato le vicende passate della città. Oggi diretta da Cocola, continua a proporsi ai lettori con umiltà e ad accogliere i contributi di quanti, appassionati alla storia di Jesi, vogliano offrire testimonianze, studi e ricerche che investono tutti gli aspetti della vita quotidiana, oltre a quelli storici e culturali.

I miei libri

Giu per la Scarpara

Questo libro, data la giovanissima eta? dell'interprete, non puo? avere la pretesa di fare un resoconto storico, ma solamente dare una breve testimonianza dei momenti piu? e meno belli che egli stesso visse nel periodo '43/'44.

L’irreperibile Sergente Ciarimboli

Una preziosa raccolta di lettere dal fronte, di notizie, testimonianze e documentazioni fotografiche della II guerra mondiale, una pubblicazione - a cura del nipote - che vuole rendere onore al Sergente Ciarimboli e alla sua drammatica storia, purtroppo comune a migliaia e migliaia di giovani sottratti agli affetti e destinati a una tragica fine sui campi di battaglia e nei terribili lager.

I giorni dello sfollamento

I giorni dello sfollamento
e l’ultimo combattimento a Jesi

Il tempo della naia… in azzurro!

Dal diario di Giuseppe Luconi
Il racconto della giovane “burba” jesina sotto le armi nel 1949

La seta nelle Marche e in Vallesina

La seta nelle marche e in Vallesina
     Da sempre la seta è stata simbolo di prestigio, potere e ricchezza, di lusso e di eleganza e, come tale, consumo privilegiato delle classi dominanti.
     La sericoltura, però, è sempre stata legata anche alla sopravvivenza dei tantissimi lavoratori che vi erano addetti ed ha rappresentato l’attività economica preponderante, per secoli interi, di determinate zone di vari paesi; ha influenzato perciò in modo assai significativo l’economia e la società e, dai fatti politici e sociali, oltre che tecnici, è stata fortemente condizionata.

Fiere e mercati a Jesi

Fiere e mercati a Jesi dal sec. XIV al sec. XVIII. Estratto dal libro : «Atti e memorie della Deputazione di Storia Patria per le Marche» pubblicato nel 1989, contenente gli atti del Convegno del 1982 sul tema «Mercati, mercanti, denaro nelle Marche, secoli XIV - XIX».
In appendice, Le Fiere di San Settimio.

La cartiera di via Roma

Storia e curiosità sulla Cartiera di via Roma, il primo opificio che,  aperto a nuovi mercati oltre a quello locale, segna a Jesi il passaggio dalla produzione artigianale alla produzione industriale.

Quando a Jesi

Galleria di vecchie foto della Jesi del tempo passato, della Jesi “dei nostri padri, dei nostri nonni”…

Il contributo di Jesi all’unità d’Italia

Nel 150° anniversario dell’unità d’Italia viene rievocato il contributo degli jesini al Risorgimento. Anche Jesi fu teatro, in effetti, delle vicende che accompagnarono e determinarono la nascita del nuovo Regno.

Gira gira fai la roda

Storia del cordaro jesino, nel suo tempo e nel suo spazio

La vicenda umana e artistica di Pergolesi

La vicenda umana ed artistica di Pergolesi, di un “genio superiore” come lo definiva Richard Wagner. 
“Per anni pressoché sconosciuto al grande pubblico, Pergolesi, grazie al diffondersi della sua musica che affascinava e coinvolgeva, andava facendosi strada nella élite dei compositori più noti e apprezzati non solo dagli addetti ai lavori. Se ne erano resi conto autori di opere destinate al teatro di prosa, che avevano portato sulle scene drammi sulla vita dell’artista jesino. Negli anni Venti e Trenta del secolo scorso se ne accorsero anche i pubblicitari e i produttori cinematografici”.

Paola Cocola



Originaria del Salento, si trasferisce con la famiglia a Jesi nel 2001, dove inizia a insegnare nella Scuola Primaria.

Nello stesso anno conosce lo storico e giornalista Giuseppe Luconi con il quale inizia a collaborare dapprima in alcune ricerche di Storia locale e, successivamente, come giornalista nel settimanale “Voce della Vallesina” da lui diretto a quel tempo.
Iscritta all’Ordine dei Giornalisti come Giornalista Pubblicista nel 2006, allarga la sua collaborazione anche ad altre riviste - Jesi e la sua Valle, Prima pagina - e sporadicamente ai quotidiani locali.

Nel 2007 collabora con Giuseppe Luconi alla stesura del libro “Conoscere Jesi”, pubblicato con il contributo della Fondazione Cassa di Risparmio di Jesi e la collaborazione del settimanale “Voce della Vallesina”. Il volume – una sorta di guida alla conoscenza delle persone e delle cose, della storia e delle tradizioni della città, strutturata come un “dizionario” - riscuote un bel successo.

Il 2008 la vede impegnata ancora in una pubblicazione su Jesi, sempre con Giuseppe Luconi. Stavolta il volume, intitolato “Jesi 2008, cronache di un anno” punta i riflettori sui fatti, i personaggi e le curiosità di un anno determinante perché alle soglie della grave congiuntura economica che sconvolgerà la quotidianità a livello mondiale, delineando nuove forze e nuovi equilibri.

Nel 2011, i due autori, ideano e dirigono una originale collana che chiamano “Piccola Biblioteca Jesina”. L’opera - al momento costituita da 8 volumi - vuol essere un contributo alla conoscenza dei personaggi e dei fatti che hanno segnato o comunque caratterizzato le vicende passate della città. Una iniziativa che si propone ai lettori con umiltà, aperta anche ad accogliere i contributi scritti di quanti, innamorati di Jesi, si sono impegnati e si impegnano a condurre ricerche sulla storia di Jesi.
Giugno 2014 vede l’uscita del nono volume “Il tempo della naia… in azzurro!” dedicato proprio a Giuseppe Luconi, scomparso appena tre mesi prima, esattamente il 15 marzo.

L’autrice, che in un primo momento pensa di fermare le pubblicazioni della collana, decide di continuare quanto intrapreso con Luconi apportando qualche cambiamento al piano dell’opera che in breve tempo diventa fruibile gratuitamente on line, pur lasciando al lettore comunque la possibilità dell’acquisto - in libreria (Libreria Incontri Di Chiorrini Matteo di Jesi, Libreria Cattolica di Jesi) o attraverso il web – della versione cartacea.

Collaboratori di Piccola Biblioteca Jesina




Michele Ciarimboli, dipendente Telecom in pensione e volontario nella Croce Rossa Italiana da venticinque anni, autore della pubblicazione “L’irreperibile Sergente Ciarimboli” , ha iniziato la sua preziosa collaborazione al sito di Piccola Biblioteca Jesina nel 2014.

Grazie al suo impegno, l’archivio digitale di “Conoscere Jesi” è finalmente completo e fruibile da tutti.


Giuseppe Luconi



Quartogenito di una famiglia di otto figli, Giuseppe Luconi nasce a Jesi il 27 maggio del 1928.

Nel 1947 consegue la maturità artistica presso l’Accademia di Belle Arti di Roma.

Iscritto all’Ordine Nazionale dei Giornalisti dal 3 gennaio del 1957, è stato

- Corrispondente dei quotidiani:

Il Popolo, di Roma (1951-1955)
L’Avvenire d’Italia, di Bologna (1951-1956)
Corriere della Sera, di Milano (1952-1957)
Voce Adriatica, di Ancona (1953-1960)
Il Giorno, di Milano (1956-1957)
Il Messaggero, di Roma (1957)
Il resto del Carlino, di Bologna (1957-1973)

- Corrispondente della Rai (1952-1962)

- Collaboratore del Corriere Adriatico (1989-1997)

- Fondatore e direttore (1962-1978) di Jesi e la sua Valle

- Vice direttore, condirettore e direttore (1996-2006) di Voce della Vallesina, di cui è collaboratore fin dal primo numero (1953)

- Dal 7 dicembre 1969 socio corrispondente della Deputazione di Storia Patria per le Marche

- Autore dei seguenti libri:

Storia di Jesi (1969)
Jesi nella storia (1974)
L’anno più lungo (1975 e 1994)
Una squadra chiamata Jesina (1978)
Cocktail jesino (1980)
Chi ha rubato il campanile del duomo? (1981)
I giorni di giù pe’ Sant’Anna (1986)
I giorni dello sfollamento (1988)
Jesi attraverso i secoli (1990)
J come Jesi (1991)
Jesi: cronache di ieri e dell’altro ieri (1992)
Jesina calcio e dintorni (1992)
I giorni della cronaca (1992)
Il cinema a Jesi (1993)
I giorni del più e del meno (1993)
Lei non sa chi sono io (1998)
La videoteca di Olivieri (2003)
Un cronista tra la gente (2009)
Orfeo Tamburi mi scrive (2010)
La vicenda umana e artistica di Pergolesi (2011)
Il contributo di Jesi all’Unità d’Italia (2011)
Schizzi e scarabocchi (2011)
Lettere al direttore (2012)
Sulla strada dell’informazione (2012)
220 personaggi in cerca di un titolo (2012)


Ha curato la pubblicazione del libro “Duilio… e il suo tempo” (1993).

Altre pubblicazioni:

- Con Fabrizio Pasini, La storia di Jesi a fumetti (1998)
- Con Corrado Olmi, Jesi d’altri tempi, sei calendari (1996-2001)
- Con Paola Cocola, Conoscere Jesi (2008); Jesi 2008: cronache di un anno (2010)
- Con Vittorio Cappannari, Jesi com’era chi c’era (2013)
- Con Paola Cocola, ideatore e direttore della collana “Piccola Biblioteca Jesina”.

Autore dei commenti di quasi tutti i documentari (più di cinquanta) realizzati dal cineamatore jesino Geniale Olivieri.

Nel 1996 ottiene dalla sezione di Jesi di Italia Nostra, un diploma di benemerenza “per il suo costante impegno per la conservazione e valorizzazione delle tradizioni locali e delle memorie jesine”.

Nel 2000, il Consiglio comunale gli conferisce la cittadinanza benemerita “per la lunga ed intensa attività di giornalista e di storico della comunità locale, svolta disinteressatamente, con l’intento di comunicare il significato degli avvenimenti presenti e passati, interpretando i fatti con lucidità, ricchezza di dettagli e rispetto del lettore”.